Pianta di Dracena

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La caratteristica più importante della Dracena è quella di migliorare l’aria, assorbendo ed eliminando l’anidride carbonica ed altre particelle nocive quali: benzene, formaldeide, e cilene che si annidano nell’aria. Le viene attribuita la capacità di eliminare ansia e stress, per questo viene chiamato tronchetto della felicità.

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Description

La Dracena è una delle piante da appartamento più diffuse ed amate per la sua bellezza, le sue foglie tropicali molto coreografiche e la sua facilità di coltivazione e manutenzione. Non occorre essere degli esperti per avere una bellissima dracena in salotto.
Il tronchetto della felicità si presenta con un fusto legnoso e spoglio e le foglie alle estremità, strette ed allungate, sono color verde acceso. È una pianta notevolmente diffusa, anche perché molto semplice da coltivare. Questo non significa che la pianta non necessiti di opportune cure.

Esposizione della dracena
Trattandosi di una pianta di origine subtropicale, come nel caso della gran parte delle piante da appartamento, non ama certamente il freddo e predilige anzi ambienti caldi, intorno ai 25°-26°C e con un giusto grado di umidità. Quando si scende sotto i 15° C la pianta può cominciare a soffrire.
É bene tenere la Dracena in un luogo luminoso ma al riparo dalle correnti d’aria e dai raggi diretti del sole che potrebbero scottare le foglie.

Come curare la dracena
Nel corso della primavera e dell’estate necessita di fertilizzazioni settimanali che potranno essere somministrate insieme all’acqua di irrigazione. Durante i mesi autunnali e invernali le concimazioni devono essere sospese. Relativamente alla tipologia di concime, per il tronchetto della felicità è opportuno scegliere un fertilizzante con percentuali di azoto e potassio abbastanza elevati.

Per quanto riguarda la potatura, il problema non si pone perché il tronchetto della felicità non ha bisogno di questa operazione; è però buona norma eliminare le foglie secche sia per ragioni estetiche sia perché si riduce il rischio di patologie parassitarie.
Per quanto concerne il rinvaso, di norma lo si effettua ogni due anni nel corso della stagione primaverile. A seconda dei casi, si può procedere anche annualmente, visto che il tronchetto della felicità è una pianta che cresce piuttosto rapidamente e che necessita di un certo spazio per il suo apparato radicale. Si utilizzi un terriccio torboso e in fondo al vaso si mettano dei piccoli pezzi di coccio allo scopo di favorire il drenaggio dell’acqua.